Originario delle umide foreste del sud-est asiatico, il mango cresce spesso in forma selvatica, apprezzato da uomini e animali ormai in tutti gli angoli più esotici del Pianeta. Possiede una dolcezza assimilabile alla pesca, ma dimensioni molto maggiori derivanti dalla rigogliosità dell’albero di genere Mangifera su cui matura. Nelle misteriose corti indiane, il mango assume grande valore spirituale come il frutto retto da una delle mani di Ganesh, divinità del perfezionamento interiore nel percorso di illuminazione. Il frutto dell’albero del mango ha forma vagamente ovoidale, una buccia rossa, gialla e verdognola ed una polpa interna gialla o arancione, profumata e dolce. Acquistato acerbo, si può conservare facilmente in ambienti miti fino alla consumazione. Il nocciolo è molto grande, come una scheggia nera incastonata in un globo giallo brillante. La polpa è fibrosa, resinosa e molto nutriente. Ogni 100 grammi di mango si ha un apporto calorico di circa 53 Kcal. Possiede molte vitamine antiossidanti, come la A, la C e la E, oltre che carotenoidi di vario tipo che aiutano nella prevenzione dei radicali liberi. Il mango, oltretutto, contiene il lupeolo, un naturale inibitore del cancro alla prostata e alla pelle.
Come ogni anno, all’inizio dell’autunno, torniamo ad aver voglia di mangiare le pere.
Saranno le giornate che si accorciano? L’aria che diventa più frizzante o le prime piogge? Difficile dirlo, anche perché in effetti le pere ci sono quasi tutto l’anno al mercato.
“Cosa?! Ma io pensavo che le pere fossero un frutto autunnale e invernale!”
Eh sì, è un dato di fatto che tendiamo a prendere in considerazione le pere soltanto nei mesi freddi, ma su questo frutto ci sono davvero tante cose dire.
Ecco perché, allora, in questo articolo raccontiamo nel dettaglio il meraviglioso frutto delle pere (la stagionalità, le diverse tipologie, dove viene coltivato) e ti spieghiamo come utilizzarlo per le tue ricette e preparazioni.
